
Ciao Andromeda, siamo davvero curiosi di fare la tua conoscenza.
No, non si tratta di una nuova collega appena arrivata in HT&T, della mitologica moglie di Perseo o della galassia a spirale più vicina alla terra.
Andromeda è un tassello fondamentale della ricostruzione completa dell’infrastruttura pubblicitaria di Meta, l’aggiornamento basato sull’Intelligenza Artificiale più significativo dopo la crisi di iOS 14.
Ci troviamo quindi davanti ad una svolta epocale per chiunque investa in campagne pubblicitarie su Meta (Facebook e Instagram).
Origini e funzioni
La principale funzione di questo nuovo sistema AI si basa principalmente nel decidere in tempo reale quali annunci mostrare e a quali utenti. Il suo rilascio progressivo, iniziato a fine 2024 e completato in questi ultimi mesi del 2025, aveva un obiettivo dichiarato: rendere la gestione delle campagne ancora più automatizzata, intelligente e prevedibile.
La necessità di questo cambiamento è stata dettata da una criticità operativa interna a Meta: la crescita esponenziale dei contenuti pubblicitari dovuta all’’introduzione di strumenti come Advantage+ Creative e la GenAI.
Il risultato è stato un aumento vertiginoso del numero di annunci in circolazione, passati da milioni a centinaia di milioni, generando un carico che la vecchia infrastruttura di Meta non poteva più sostenere.
Andromeda ha quindi la possibilità di operare nella fase più critica della distribuzione degli annunci (Retrieval) utilizzando Deep Neural Networks (reti neurali profonde).
Questo nuovo motore AI può processare da 100 a 1000 volte più annunci rispetto al passato, apprendendo pattern complessi e personalizzando la visualizzazione a un livello iper-granulare.
In pratica, questo sistema ha la capacità di far vedere il contenuto giusto alla persona giusta.

Un esempio pratico:
Prendiamo l’esempio di Marco, che sta valutando l’acquisto di un cardigan di Cashmere con scollo a V.
Mentre naviga su Instagram, interagisce con un’inserzione del Brand A. Questo primo clic è il segnale che attiva l’algoritmo da cui partono:
- L’azione del Brand A: L’algoritmo del Brand A, ottimizzato per Andromeda, non si limiterà a mostrargli ripetutamente lo stesso annuncio. Inizierà a orchestrare un percorso vario: magari una Story sulla qualità artigianale del cashmere, poi un carosello con diversi abbinamenti di stile.
- L’azione dell’ecosistema Meta: Meta ha ora ha etichettato Marco come un utente “in-market” per “abbigliamento di lusso in cashmere”. Di conseguenza, anche i Brand B e C, che hanno impostato un targeting simile, entreranno in gioco per conquistare la sua attenzione.
Il risultato è che il feed di Marco si trasforma in un vero e proprio spazio competitivo. Non vedrà solo annunci del Brand A, ma un mix strategico di contenuti da parte di più aziende:
In questo scenario, il sistema non ha solo identificato Marco come la buyer persona ideale, ma ha creato per lui un’esperienza di scoperta dove più brand competono per la sua preferenza. La vittoria non andrà al brand che mostra l’annuncio più volte, ma a quello che, grazie a un ecosistema creativo più ricco e pertinente, riesce a raccontare la storia migliore e a convincerlo lungo il suo percorso d’acquisto.
I 3 Pilastri del Cambiamento: Targeting, Creatività e Struttura
Ma quindi, quali sono le conseguenze principali per gli advertiser?
La fine del Targeting Manuale
Prima di Andromeda, le best practice per ottenere dei risultati concreti si basavano sulla segmentazione precisa e manuale dell’audience (interessi, demografiche specifiche), ormai ampiamente superata dalle capacità di targeting dell’AI di Meta.
La strategia vincente è diventata infatti il broad targeting, che permette all’algoritmo di trovare i segmenti di utenti più propensi alla conversione. Restringere l’audience peggiora le performance, perché limita la capacità di apprendimento del sistema.

La Creatività è il Nuovo Targeting
Se prima vinceva chi targetizzava meglio, ora vince chi produce la maggiore diversità creativa: la best practice è quindi quella di diversificare il più possibile le creatività creando più annunci all’interno della stessa campagna. L’algoritmo infatti, non cerca più un solo “annuncio perfetto”: lo scopo è abbinare ogni singola variazione creativa (video, caroselli, copy che affrontano diversi pain point) al suo specifico micro-segmento di pubblico. Più creatività sono presenti, più segnali disponibili ci sono per l’AI.
Campagne semplificate
Le strutture complesse e frammentate, con numerosi ad set per controllare manualmente le variabili, sono ora controproducenti. La nuova best practice prevede strutture consolidate: una singola Campagna per obiettivo, con Campaign Budget Optimization (CBO) attivo, e al suo interno decine di creatività diverse. Questa semplicità permette ad Andromeda di apprendere e ottimizzare il budget in modo più efficace.
Il Ruolo fondamentale dei consulenti di marketing
Andromeda si presenta quindi come un’automazione significativa e potenzialmente molto redditizia con incrementi di ROAS stimati del + 22% con l’utilizzo di creatività ottimizzate.
Tuttavia, il prezzo da pagare è la perdita di quel controllo granulare presente in passato quando tutto era gestito manualmente: il sistema gestisce il budget e la distribuzione delle creatività e le sue decisioni sono spesso difficilmente comprensibili.
Si sta quindi creando una Black Box per la gestione della quale diventa fondamentale il ruolo di un expertise umano: Il sistema di Meta non si approfitta di chi paga l’adv solo se a monitorare e guidare l’AI c’è un team di consulenti esperti di marketing, come noi di HT&T.
Ecco perchè:
- Impostazione strategica: L’AI ottimizza, ma non decide la strategia. Siamo noi esperti che dobbiamo definire l’obiettivo vero (lead, vendite ecc), definire il cliente ideale e creare un funnel solido per convertire il traffico generato. Se l’obiettivo è sbagliato o la landing page non è ottimizzata, Andromeda butterà soldi nell’ottimizzazione di dati poco pertinenti.
- Gestione del budget: Il sistema può suggerire di alzare il budget troppo velocemente o concentrarsi su test poco profittevoli con lo scopo di esaurire la spesa. Noi esperti sappiamo leggere i dati reali (CPL, Costo per acquisto, ROAS…) e abbiamo la capacità di settare gli importi corretti per i nostri obiettivi senza fidarci ciecamente degli automatismi.
- Architettura Creativa: Non siamo solo consulenti di marketing! Ce la caviamo bene anche come “architetti di campagne” e produttori strategici di contenuti. Dobbiamo assicurarci che venga fornito ad Andromeda il volume e la varietà creativa (15-20 creative con refresh costante) di cui l’AI ha bisogno per esprimere il suo potenziale.
In conclusione: bella Andromeda!
Ma non dimentichiamoci mai dell’importanza delle solide strategie pianificate accuratamente, delle creatività mirate e della capacità di analisi dei dati.
Senza una guida esperta, l’intelligenza artificiale può disperdere il budget in un mare di tentativi inefficaci.
Solo con la giusta competenza è possibile trasformare questo sistema in un reale vantaggio competitivo.
Domande frequenti su Andromeda (Meta)
Che cos’è Andromeda di Meta?
È il nuovo motore di retrieval degli annunci: filtra in tempo reale milioni di inserzioni e seleziona i candidati più rilevanti prima del ranking/asta, migliorando pertinenza e performance.
Quando è stato rilasciato e quanto è diffuso?
Meta ha descritto Andromeda nei canali engineering a fine 2024; nel 2025 l’aggiornamento è stato ampiamente distribuito e oggi incide sul delivery degli annunci su Facebook e Instagram.
Cosa cambia per targeting e segmentazioni manuali?
Diminuisce il peso del targeting manuale e cresce quello dell’automazione (es. Advantage+). Funzionano meglio audience ampie con eventuali esclusioni strategiche, più che micro-segmentazioni rigide.
Come impatta la struttura delle campagne?
Meno frammentazione, più consolidamento: meno campagne/ad set, budget accorpati, molte creatività in test. L’algoritmo ottimizza la distribuzione tra formati e placement.
Qual è il ruolo delle creatività?
La diversità creativa diventa centrale: più varianti (formati, angoli di messaggio, hook) aiutano Andromeda a trovare il match giusto. In pratica, “la creatività è il nuovo targeting”.
Devo cambiare qualcosa nel tracciamento?
Sì: priorità a segnali puliti e completi (CAPI/server-side, deduplica, qualità eventi). Obiettivi e conversioni ben configurati aiutano l’algoritmo a ottimizzare correttamente.
Quali metriche monitorare per valutare l’impatto?
Oltre a CPA/ROAS, guarda distribuzione creativa, copertura/frequenza, tasso di apprendimento, qualità del traffico a valle (engagement onsite, AOV, conversion rate) e stabilità del delivery.
Best practice operative immediate?
Consolida budget, usa audience ampie con esclusioni, aumenta le varianti creative, mantieni pulito il setup di conversione/CAPI, e testa ciclicamente senza interrompere troppo spesso l’apprendimento.
Continua a leggere
E fa consumare meno energia.
Per tornare alla pagina che stavi visitando ti basterà cliccare o scorrere.


