L’Aggregazione di guadagni marginali – Htt è Agenzia Certificata Google Analytics

Questo post racconta di una storia scontata e di un attestato che certifica che la nostra azienda ci sa abbastanza fare con Google Analytics. Tutto per capire che servono dedizione e lavoro per ottenere un miglioramento continuo. E’ una storia così scontata e banale che ogni giorno ce la dimentichiamo, ma è la chiave di ogni business, come nella vita.

Visto che è gratuito questo blog, forse vale la pena di investire 3 minuti e 12 secondi per leggere questo post – Buona lettura.

E’ così facile sopravvalutare l’importanza di un momento cruciale e sottovalutare il valore di prendere decisioni migliori su base giornaliera.

Quasi ogni abitudine che abbiamo – buona o cattiva – è il risultato di tante piccole decisioni nel corso del tempo.

E tuttavia, è impressionante quanto facilmente ci si dimentica questo quando vogliamo fare un cambiamento. Le informazioni che il nostro cervello riesce a processare sono molte, tante, ma non infinite.

Pensate al mal di denti, quanto più di effimero esiste del mal di denti? Si impazzisce quando lo si ha tanto quanto rapidamente ce ne dimentichiamo quando il dolore è passato. E qui non si parla di miglioramento continuo, si parla di risolvere un dilemma cruciale nel più breve lasso di tempo – voglio farmi passare un mal di denti – non importa che sia bravo quel dentista, deve farmi passare il mal di denti. Poi, dopo, mi preoccupo del bravo dentista con cui fare prevenzione. Allora penso al miglioramento continuo della mia salute dentaria.

Ognuno ha a cuore quello che gli sta vicino, e che gli interessa. In tutto non si può e non è scritto che si debba puntare al miglioramento continuo. Ma nel business, negli affari, nel lavoro, è una buona norma da seguire per evitare di trovarsi in situazioni non desiderate al momento dell’enfasi iniziale, dell’entusiasmo a tutti i costi.

Se state leggendo questo articolo, è probabilmente dovuto al fatto che molto tempo fa sono state fatte delle scelte, perseguite periodicamente, che hanno portato questa azienda a disporre di un sito ben indicizzato per certi contenuti. Oppure perché il social sharing vi ha fatto arrivare più o meno casualmente a questa pagina. <<Già, il social sharing, ma se non avessimo “migliorato” quotidianamente questo sito, non avremmo avuto opzioni di sharing>>.

Così spesso ci convinciamo che il cambiamento ha senso solo se c’è qualche grande risultato visibile ad esso associato.

Nel frattempo, il miglioramento di appena l’1% non è notevole (e talvolta non è nemmeno evidente) in un processo. Ma può essere altrettanto significativo, soprattutto nel lungo periodo.

E da quello che possiamo dire, questo modello funziona allo stesso modo in senso inverso, inteso come aggregazione delle perdite marginali. Se ci si trova bloccati con cattive abitudini o scarsi risultati, di solito non è perché qualcosa è accaduto durante la notte. E’ la somma di tante piccole scelte – un 1 per cento distribuito qua e là – che alla fine porta ad un problema.

The Aggregation of Marginal Gains
“In principio, non vi è praticamente alcuna differenza tra fare una scelta che è 1 % meglio o peggio 1 % (in altre parole, non avrà un impatto molto importante nel quotidiano), ma col passare del tempo, questi piccoli miglioramenti o cali diventano improvvisamente un grande divario tra le persone che prendono decisioni migliori su una base quotidiana rispetto a quelli che non lo fanno. Questo è il motivo per cui le piccole scelte non fanno molta differenza, al momento, ma si sommano nel lungo termine.” – cit. James Clear

La stessa identica cosa, amplificata in modo devastante, avviene sui progetti web.

Il successo di un e-commerce, passa spesso dalla somma di miglioramenti continui, giornalieri, applicati all’obiettivo specifico di rendere un business vincente. Non esiste una ricetta magica, non esistono conoscenze assolute o metodologie a prova di bomba, esiste dedizione, applicazione, perfezionamento continuo.

Abbiamo un alleato per questo, se lo “addomestichiamo” e lo usiamo nel modo giusto. Google Analytics.

Si, avete letto bene, abbiamo Google Analytics. E la capacità di usarlo professionalmente è il fattore determinante per aiutare i progetti ad incrementare di quel simbolico 1% “giornalmente”. Ma si può perdere anche 1% giornalmente, di accessi, di pagine viste, di vendite, sempre usando correttamente Google Analytics. Perché senza un piano di misurazione lungimirante, efficace sia nel brevissimo periodo che nel medio termine, l’esatta misurazione di quello che avviene, potrebbe non bastare.

Entra in gioco la conoscenza e l’esperienza, la capacità di aver risolto svariate volte problemi simili all’apparenza, ma differenti nella tipologia merceologica di prodotto venduto, per esempio. La qualità dell’analisi non si ferma mai alla lettura del numero; va sempre interpretata nel contesto generale.

E aggregando guadagni marginali si fa la differenza nei progetti web (e con gli e-commerce ancora di più). Passare da un Conversion Rate dello 0,02% allo 0,5% non è sempre fattibile, perché tolti errori oggettivi, non è scritto da nessuna parte che un progetto possa decollare implementando o sciorinando svariate azioni. Esiste un comune denominatore per il successo, però. La misurazione.

Noi in HTT ci troviamo ogni giorno a valutare progetti, valutare efficienza di siti e-commerce e misurare l’efficacia di uno shopping cart.

Senza saperlo i migliori progetti li abbiamo curati e seguiti negli anni con questa metodologia, analizzandoli e curandoli periodicamente, monitorandoli per capirne la reale crescita al mutare dei device (l’ipad è stato lanciato nel 2010… oggi registriamo una media, in crescita del 35% del traffico sui siti web da mobile – tablet e smarphone) o al cambiare del modo di acquisire il pubblico.

 

Abbiamo deciso, circa un anno fa, di comprovare questa conoscenza di analisi e di uso dello strumento specifico, per metterla al servizio dei nostri clienti. Ht&t Consulting è oggi Google Analytics Certified Partnermolto più di un badge - GACP

Non una semplice certificazione in più, ma una certificazione di eccellente livello oggettivo per chi come noi viene “dal campo e dalla strada” e che ha scelto questo mestiere per passione.

Abbiamo scoperto che c’è più potere nelle piccole vittorie a guadagno lento. Perché la solidità che si acquisisce nel tempo, nel confrontarsi continuamente per puntare al miglioramento continuo. Ma lento non vuol dire invecchiare in attesa che un progetto diventi funzionale, lento qui va usato come sinonimo di oculato, di ponderato, di valutato. E come contrario di “desideroso di sapere quanto può crescere il mio progetto entro questo tempo”.

E il tuo 1% che stai migliorando con le tue scelte, è monitorato sul tuo e-commerce? La tua azienda è consapevole dei comportamenti dei suoi utenti, segmentandoli per tipologia, misurandoli correttamente tra quelli autenticati e non, tra quelli esterni e interni, tra quelli che comprano ripetutamente e quelli occasionali?

Se ti poni solitamente queste domande, un buon caffè insieme lo possiamo prendere per poter parlare di argomenti che condividiamo – quindi chiamaci o contattaci.

Se queste domande non te le sei ancora poste, o la tua azienda non se le pone, allora contattaci. Rapidamente 😀.

James Clear mi ha ispirato, e da un suo intervento ho preso l’immagine che si trova in mezzo al blog e alcuni spunti. Gli ho scritto una mail per fare complimenti per la sintesi di un grafico di 3 linee quanto mai evocative…
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