Partner o fornitori?

Il commercio sta girando verso l’ecommerce. Ormai questo è chiaro. Lo dicono i numeri, le rilevazioni, le previsioni. Entro il 2020 il fatturato dell’online supererà quello del retail.
E dal momento che i numeri non sono più discutibili, anche i grandi merchant iniziano ad investire su questo mercato che finora era tenuto fermo: tutti dovevano esserci ma finora si doveva mandare i clienti negli store per rendere questi ultimi sostenibili. Ma ora il rischio è di rimaner fuori e, anzi, rischiare di morire.

E muovendosi i grandi, anche i medi ed i piccoli si iniziano a muovere: per emulazione, per necessità, perchè se lo fanno loro allora è giusto.
Tutti con motivazioni e idee diverse, ma un fattore che sembra comune: avere risultati subito e al minor costo possibile.
In questo campo, molto più che in altri, la conoscenza e l’esperienza fanno la differenza. Mettere obiettivi e raggiungere risultati hanno bisogno di programmazione, di perseveranza, di idee, di aggiustamenti.
Per realizzare un progetto quindi cosa è meglio fare? Scegliere un fornitore di servizi che fornisca una soluzione allo stato dell’arte, oppure cercare un partner con cui realizzare il nostro progetto online?
Proviamo a dare delle semplici indicazioni, date dall’esperienza di chi, da 15 anni, sui progetti di digital business, è un fornitore (anche per molte altre agenzie oltre che per aziende) e partner di pochi scelti clienti.

La scelta del fornitore

Per diminuire i costi sicuramente la logica del mercato usata da tutti sinora è la migliore: si sceglie il miglior fornitore per il prodotto che più si adatta alle nostre necessità, si dettano le specifiche, si testa il prodotto finito, si paga e tante grazie. Quando si ha bisogno di modifiche, restyling, miglioramenti o ulteriori implementazioni si richiama e si fa preventivo dettagliato.
Tutto funziona se non che….il mercato in cui si opera è in continuo mutamento!. Quattro anni fa (siamo a fine 2013 nel momento in cui scrivo) iPad non esisteva. Fino all’anno scorso Android non aveva neppure un decimo delle apps di iOS e Nokia vendeva ancora telefoni con Symbian e nessuno parlava di siti responsive. Instagram e Pinterest erano per smanettoni….e così via. Se un’azienda vuole fare business online deve avere persone all’interno altamente preparate ed in continua formazione per la parte tecnologica e di web e social media marketing, oltre ovviamente a tutte quelle che servono per portare avanti il proprio prodotto ed il proprio core business.

La scelta di un partner

Se si vuol fare business online una possibilità è data dal trovare un partner invece di un semplice fornitore di servizi web e social media marketing. Una figura con cui sviluppare insieme il business. Qualcuno con cui non aver paura di condividere un progetto….Meglio condividere un successo o essere gli unici “beneficiari” di un grande insuccesso?

Le differenze tra partner e fornitore

La scelta di fare una partnership deve essere fatta da entrambe le parti consapevolmente. Guardando dalla parte di chi realizza il progetto bisogna sottolineare come questo venga realizzato al costo del lavoro, mentre con un rapporto di semplice fornitore l’esborso di denaro è, ovviamente, maggiore.
Inoltre l’azienda deve essere disposta a non guadagnare pur dovendo lavorare per far partire il progetto.

Andar per mare, quanto è difficile!

La parola partner nel business fa paura, eppure nella società ha solo significati positivi: si parla di partner per attività sessuali, si parla di partner per indicare i soci di un gruppo cooperativistico. Il partner, nel nostro caso è entrambe queste due accezioni: godere del successo insieme. Un partner ha l’interesse che un progetto funzioni: se tutto gira a dovere il progetto guadagna. Se il progetto non funziona, non guadagna. Se si deve realizzare una campagna pubblicitaria, ad esempio, è interesse del partner farla al meglio e indicare modi, forme e tempo per massimizzare il ROI. Sta ai singoli imprenditori (armatori) capire se è meglio andare per mare da soli o portare a bordo della propria barca una equipaggio di marinai esperti. Si può affrontare il mare nostrum o gli oceani…con consapevolezza e conoscenza oppure tentare la sorte del capitano estivo sul gommone ultimo modello.
Non sempre i marinai sposano la causa dell’armatore e saliranno a bordo di una nave, se non pienamente convinti che il viaggio possa arrivare al porto di destinazione. Come non sempre un armatore avrà bisogno di un equipaggio quando la rotta è certa e il comando della barca già affidato e affidabile. Ma un buon armatore ed un buon comandante deve saper valutare tutte le opzioni per una navigazione tranquilla.

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