L’importanza del blog aziendale

Perchè tenere un blog aziendale?  E’ utile avere un blog aziendale? Porta benefici al business dell’azienda avere un blog sul proprio sito?

La risposta è ovviamente si, ma cercherò di spiegare i motivi per cui è consigliabile avere un blog sia tecnicamente sia per motivi di comunicazione verso l’esterno.

A fine anni 90 tutti i grandi gruppi e aziende mondiali avevano il loro blog aziendale. Ne facevano grande uso SUN, IBM, ORACLE…e le grandi, prese sempre da esempio per tutti, trascinarono anche aziende medio piccole in tutto il mondo. Il motivo che spingeva  ad aprire un blog (anche HT&T aprì il suo blog nel 2001) era dare un modo per far conoscere l’azienda oltre alle brochure patinate e presentazioni classiche. Era un modo di condividere conoscenza, ma anche di far conoscere il volto umano dell’azienda. L’intento era buono, ma si scontrava in  problemi pratici: cosa scrivere, quando scrivere, quanto scrivere e soprattutto chi scrive. In poche parole era un impegno! E così pian piano i blog iniziarono ad esser sempre meno aggiornati fino alla loro eliminazione totale.

Il grande rilancio del blog aziendale

Oggi internet ed il proprio sito sono per un’azienda una fonte di reperimento clienti, e grande importanza ricopre il SEO e la possibilità di essere trovati. Leggendo tra i consigli che google dà per essere trovati  e rilevanti sui suoi risultati di ricerca, si legge:

[…] creare contenuti univoci e peculiari, in grado di acquisire naturalmente popolarità nella comunità di Internet. La creazione di validi contenuti paga: i link sono solitamente voti redazionali dati per scelta e maggiore è l’utilità dei tuoi contenuti, maggiori saranno le probabilità che un altro utente li ritenga validi per i propri lettori e inserisca un link a essi.

Ma la presentazione di prodotti e servizi è statica…quindi…quale miglior modo di un blog aziendale per dare dinamicità e produrre contenuti univoci e peculiari?

Un pò di numeri

Per capire meglio il fenomeno dobbiamo vedere gli stati uniti, visto che in Italia siamo ancora indietro, per capire l’importanza di dedicare risorse per tenere un blog aziendale.
Già nel 2006 il 12% delle aziende del Fortune 500 tenevano un blog pubblico. Mentre il 35% delle medie grandi aziende lo avevano. Nel 2012 i dati parlano di un raddoppio di questi dati, a conferma del ritorno nell’utilizzo dei blog da parte delle medie grandi aziende.

Da dove partire per realizzare il nostro blog aziendale

I problemi che hanno decretato la minore diffusione dei blog aziendali in questi ultimi anni rimangono: tenere un blog aziendale è un lavoro!! Ci vuole tempo, idee, tecnica….o ci si affida ad un partner come HT&T (che ha dei copywriters da dedicare all’azienda in grado di produrre contenuti in modo continuativo in accordo con l’ufficio marketing e direzione aziendale) oppure ci si organizza internamente (magari dopo aver chiesto una consulenza sempre a noi 🙂 e aver quindi fatto delle scelte radazionali da seguire oltre ad aver appreso tecniche e trucchi).

Ecco allora alcune idee valide più o meno per tutti. Ovviamente poi la declinazione di ognuna dipenderà dal tipo di azienda e di prodotto che offre.

Chi scrive sul blog aziendale?? Chiunque in azienda abbia qualcosa da dire! In questo modo si darà modo alle persone di talento di farsi notare, e daremo all’esterno un volto umano del nostro team! Non si deve aver paura di far vedere chi siamo. Pubblicare foto di noi avvicina il cliente. Parlare di noi fa capire chi siamo e come la pensiamo. Far parlare tutti o chi ha voglia di farlo fa capire la forza del team.

“Ok, tutto bello, ma io non so cosa scrivere lo stesso!”. Il problema è sempre partire, ma è facilmente risolvibile. I clienti fanno sempre domande, facciamo dunque una lista di FAQ (Frequent Asked Question) e partiamo da queste. Eviteremo meno domande ripetitive e fastidiose in futuro. E da qui avremo spunti per parlare dei nostri prodotti e servizi, come sfruttarli al meglio, come manutenerli o modificarli.

E se si diventasse Opinion Leader?

Piano piano il blog aziendale potrà diventare un palcoscenico dove si potrà osare.

Parlare di fatti di attualità (contestualizzati ai servizi e prodotti in modo politically correct), fornire visioni future del proprio settore di riferimento, pubblicare interviste a specialisti o nostri partner, fino ad arrivare a parlare delle cose che non funzionano (trasparenza) e richiedere consigli e suggerimenti (engagement proattivo).

Bisogna sempre ricordarsi che il nostro è un blog “aziendale” e quindi deve rispettare delle regole di correttezza e l’umanità:  questo vale per tutti ma ancor di più per aziende che dovrebbero rispettare sempre un’etica (noi, ad esempio, abbiamo un codice etico a cui tutti i componenti del team è richiesto di aderire e che abbiamo messo pubblico sul nostro sito perchè sia chiaro come la pensiamo e con chi vogliamo lavorare).

I risultati non tarderanno a farsi vedere. Certo, il tempo da dedicare al blog aziendale non è trascurabile. Ma che valore ha l’acquisizione di un nuovo cliente per l’azienda? E quanto vale per noi l’immagine positiva che siamo in grado di andare a costruire?

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